Andalusia in camper: itinerario di 15 giorni tra le località imperdibili della regione

Un viaggio on the road in Andalusia è sempre stato un nostro sogno, ma chissa come mai è rimasto per anni nel cassetto, fino a quando, dopo aver trascorso per due anni di seguito fine Settembre inizio Ottobre in Puglia, abbiamo deciso che poteva essere il periodo giusto per visitare questa incredibile regione spagnola.

Qua di seguito condivido il nostro itinerario di viaggio in 15 giorni alla scoperta di alcune delle località impedibili della regione spagnola.

Informazioni sull'itinerario in camper

Uno dei motivi per cui abbiamo sempre rinviato un viaggi in camper in Andalusia è la necessità di avere almeno 15 giorni a disposizione ed anche il costo del viaggio in sè tra carburante, campeggi, visite a monumenti e pedaggi autostradali.

Nonostante il fatto che noi residiamo nell'ovest Italia raggiungere l'Andalusia ha richiesto 3 giorni di viaggio tra andata e ritorno.

L'itinerario in camper che vi propongo, quindi si adatta ad un minimo di 13 giorni da trascorrere nella regione.

Noi l'abbiamo percorso dal 22 Settembre all'8 Ottobre, quando in Andalusia è già bassa stagione.
Non è detto che fatto in un altro periodo troviate le stesse condizioni, soprattutto per quando riguarda i parcheggi.

La scelta delle tappe dell'itinerario

Avendo a disposizione più tempo si può pensare di ampliare il soggiorno a Malaga o a Cadice, di fermarsi qualche giorno in riva al mare sulla Costa del Sol o sulla Costa della Luz dove ci sono le spiagge più belle dell'Andalusia.

Come molti dei nostri itinerari in camper che riguardano regioni molto ampie abbiamo saltato molti luoghi che sicuramente meriterebbero di essere visitati, ma che abbiamo dovuto accantonare per mancanza di tempo.

L'idea è quella di tornare, magari per un periodo di tempo più ampio, e sopperire alle mancanze.

La scelta di quali località inserire nel tour è stata molto dura perchè l'Andalusia è una regione piena di bellissime città, pueblos e siti naturali.

Visto che volevamo vedere un pò di tutto abbiamo limitato la visita a 4 città: Granada, Malaga, Cadice e Ronda.

Si, lo so che sembrerà sprecato andare in Andalusia senza passare per Siviglia o Cordova (sembrava anche a me), ma non volevamo limitare il nostro viaggio ad un passaggio da una città ad un'altra perchè, per esperienza, sappiamo che alla fine è troppo e rimane poco a livello emozionale.

Io volevo riempirmi gli occhi non sono di bei monumenti, ma anche di paesaggi ed ho adorato le dune del sud, i piccoli villaggi e le strade tortuose per arrivarci.

Ci sarebbe piaciuto molto anche fare qualche escursione e visitare qualcuno dei parchi naturali della regione, come il Parque Nacional Sierra Nevada, ma avrebbe richiesto troppo tempo.

Quindi torneremo sicuramente in terra andalusa perchè abbiamo ancora molto da vedere.

Il percorso stradale

Partendo da Cuneo e con il Colle di Tenda ormai chiuso da anni la via più breve per arrivare in Francia è quella del Colle della Maddalena cha attraversiamo il venerdì sera prima di cena.

Dopo essere passati accanto al Lago di Serre Poncon, dove ci ripromettiamo sempre di andare a passare un weekend, puntiamo verso Sisteron dove ci attende la A51 che scende a Marsiglia e, quindi, l'A54 che a Nimes diventa A9 e porta direttamente al confine con la Spagna.

La autostrade francesi sono a pagamento ed il costo medio di una vettura è di circa 10 euro per 100 km, prezzo che aumenta per i camper e per qualche autostrada come quella del sud della Francia.
In Francia ci sono percorsi alternativi molto validi sulle Routes National, ma l'autostrada rimane il modo più veloce per attraversarla.

In Spagna, invece, salvo qualche tratto che noi abbiamo evitato, le autostrade sono gratuite.

Noi abbiamo utilizzato principalmente l'Autopista del Mediterráneo, ossia l'AP-7, alternandola all'A7, una strada a lunga percorrenza, per taglaire fuori la Penisola di Denia e evitare il pedaggio nel tratto Malaga-Estepona.

Il carburante e le altre spese

In Spagna il prezzo del diesel è leggermente inferiore a quello italiano.
Nonostante ciò la spesa del carburante è stata quella che ha inciso più nel viaggio.

Fare la spesa in Andalusia non è più dispendioso che a casa, considerando che i prezzi a Cuneo sono più bassi che in altri capluoghi italiani e che in Andalusia i prezzi dei generi alimentari non è alto come in altre zone della penisola iberica.
Tutto, po, dipende da dove si va a fare la spesa. I nostri supermercati preferiti sono stati i Mercadona e i Carrefour.

Per scelta, poi, siamo da sempre abituati a mangiare poco fuori e anche in questo viaggio ci sono stati pochi pasti consumati al ristorante/bar.

Altro costo che ha inciso sulle spese del viaggio sono gli ingressi ai musei e monumenti che in Andalusia sono parecchio cari.

Un consiglio per risparmiare è quello di valutare bene quello che si desidera visitare, preferire i biglietti cumulativi ed informarsi dei giorni o dei momenti della giornata in cui alcune attrazioni sono visitabili gratuitamente.

Campeggi e soste in camper

Come facciamo in tutti gli itinerari di viaggio in camper, anche per questo tour dell'Andalusia abbiamo cercato di ridurre al minimo la permanenza nei campeggi sia per una questione di costi che di flessibilità.
Sostare in campeggio permette di avere qualche agio in più, ma è limitante nelle tempistiche di entrata e uscita e per nostra esperienza fa perdere tempo che possiamo dedicare ad altro.
Inoltre non abbiamo grandi necessità ed avendo il pannello solare siamo abbastanza autosufficenti.

Quindi, in Andalusia, abbiamo optato qualche volta per soste in area attrezzate a pagamento e spesso abbiamo utilizzato punti sosta gratuiti segnalati da altri camperisti su Caramaps e su blog di viaggiatori spagnoli.

Mai abbiamo avuto problemi a trovare un posto per la notte ad eccezione di Cadice, dove i parcheggi indicati erano troppo in pendenza o completamente al buio e ci siamo dovuti spostare molto più avanti.

Per ogni tappa trovate segnalati i luoghi dove abbiamo sostato sia di giorno che di notte.

Giorno 1: Besalù prima tappa in Spagna

Il primo giorno è trascorso tutto in viaggio ed una volta entrati in Spagna abbiamo deciso di fare tappa a Besalù, borgo medievale nel cuore della Catalogna dove avevamo già sostato per la notte tanti anni fa durante un viaggio ai confini tra Francia e Spagna.

Allora non avevamo avuto tempo per visitarlo e ora, con la scusa di sgranchirsi le gambe vogliamo aproffittarne.

Besalù è un paese molto vivace conosciuto per il Pont Vell, ponte romanico fortificato risalente al XII secolo ed unica via d'accesso al borgo.
Se seguirete il nostro itinerario io vi consiglio vivamente di fare tappa qua, anche se vi porta a deviare un pò dall'autostrada: è un luogo estremamente incantevole e ne vale veramente la pena.

Potrete passeggiare tra le stradine acciottolate, esplorare il quartiere ebraico e curiosate tra le tante botteghe d'artigiani.

Besalù non vi deluderà.

Noi, visto l'ora, abbiamo deciso di non fermarci a dormire qui come avevamo programmato, ma abbiamo continuato ancora un pò il viaggio fino a Els Monjos, dopo Barcellona.

Direzione Andalusia

Il secondo giorno trascorre per la maggior parte in viaggio, tra la AP-7 e la A7 che ci regala panorami incredibili della Spagna, attraversando zone montuose ed aride, così diverse da quelle a cui siamo abituati.

Nel pomeriggio arriviamo finalmente a Granada, prima tappa del nostro itinerario in Andalusia.

La scelta di dove sostare a Granada è stata oggetto di molte elucubrazioni allo scopo di scegliere il luogo più economico, ma anche sicuro e comodo. Alla fine abbiamo optato per un'area attrezzata a qualche chilometro dalla città.

L'area Camper Granada è una soluzione che mi sento di consigliare anche se viaggi con le bici al seguito.
Trovi tutte le informazioni su questa è altre soste possibili bell'articolo che ho dedicato alla città seguendo il link sotto.

>> Sostare a GRANADA con il camper <<

Tre giorni a Granada

Granada è la città andalusa a cui abbiamo riservato più tempo. Volevamo farci una visita il più accurata possibile anche a scapito di altre città a cui abbiamo dovuto rinunciare (vedi Cordova e Siviglia). Già di per sè la visita dell'Alhambra, il suo monumento più importante, richiede più di mezza giornata e poi, spostarsi a piedi o con i mezzi, non è sempre così veloce.
Ovviamente non siamo riusciti a vedere tutto e un giorno ci avrebbe fatto comodo, ma siamo molto soddisfatti di come siamo riusciti ad organizzare la visita.

>> Qui trovi il nostro itinerario di 3 giorni a Granada <<

Cartoline da Pampaneira

Giorno 6: Pampaneira, Frigiliana e Nerja

Lasciata Granada ci spostiamo verso l'Alpujarra, una valle nel sud della Sierra Nevada famosa per i suoi paesini bianchi d'origine moresca e per l'artigianato tipico: le jarapas, tessuti grossolani utilizzati per realizzare tappeti, coperte, copriletti e tende.

Anche qui ci vorrebbe più tempo per visitare ogni pueblo, Lanjarón, Orgiva, Capileira sono solo un esempio, ma noi ne abbiamo scelto uno soltanto: Pampaneira, che ci è semprato più caratteristico.

Visitarlo ci ha richiesto il resto della mattinata.

Cartoline da Frigiliana

Lasciata l'Alpujarra ci dirigiamo verso un pueblo blanco ancora poco conosciuto che ho scoperto leggendo un blog spagnolo: Frigiliana.

Ne avevate già sentito parlare?

Si trova alle pendici della Sierra Almijara, alle spalle delle Costa del Sol ed oltre ad essere un paese adorabile ha anche belle viste sulle colline ed il mare.

Non è molto grande ma per girarlo tutto e curiosare in giro ci vogliono un paio d'ora.

Nonostante questo borgo non sia propriamente camper-friendly io lo consiglio perchè ha ancora un'atmosfera autentica.

Frigliana si trova a pochi chilomentri da Nerja, località balneare sulla costa di Malaga con un piccolo, ma interessante centro storico ed il Balcone d'Europa, un enorme belvere a pianta circolare che si affaccia sul mare.

Avevamo scelto di far tappa qui per fare una passeggiata verso l'ora del tramonto e perchè ci era stato segnalato un punto sosta camper gratuito adatto per la notte presso il Pje. San Miguel, fuori dal centro.

Purtroppo al nostro arrivo c'era il divieto per i camper su tutto il piazzale, ma chiedendo al vigile urbano sul posto ci è stato concesso di parcheggiare per un'ora per fare un giro in città.

Questo divieto ci è parso un pò assurdo visto la fatiscenza del posto, ma abbiamo fatto una visita veloce e ci siamo guardati bene da spendere i nostri soldi qui.

Per chi volesse fermarsi segnalo qua sotto possibili soluzioni a pagamento che noi abbiamo scartato e quindi non verificato.

Un altro dei motivi per cui volevamo fermarci per la notte a Nerja è che la prossima tappa è Malaga e l'area per camper della città pare occupata soprattutto da stanziali e non ci sentiamo a nostro agio a passare la notte lì.

Al momento di scrivere questo articolo vedo che l'acqua e lo scarico dell'area sono stati smantellati e ora vige il divieto di parcheggio per evitare il rischio di stanzialità.
E' un vero peccato perchè parcheggiare lì rende molto semplice raggiungere Malaga in metro ed inoltre trovo incredibile che una città così turistica non metta, anche a pagamento, uno spazio adatto a chi viaggia in questo modo.

Noi ci siamo spostati a Torremolinos dove, in bassa stagione, è possibile sostare in alcune vie nei pressi dei grandi palazzoni vicino al mare.

Dormire a Torremolinos è anche un'opzione nel caso in cui vogliate raggiungere Malaga in treno. Qui, infatti, c'è una comoda stazione (La Colina) e in mezz'ora si arriva in centro. La linea è la C-1.

Giorno 7: Malaga

Inizialmente il nostro itinerario prevedeva due giorni di visita a Malaga, ma considerando la mancanza di una sosta notturna comoda ed il fatto che abbiamo deciso di non visitare i tanti musei presenti in città, il tempo si è ritretto ad un giorno solo.

Per visitarla abbiamo lasciato in camper Torremolinos, sostato in quella che nel 2023 era l'area camper di Malaga presso il Palacio de Deportes e da lì preso la comoda metro che con la linea L2 arriva fino al centro.

Un solo giorno a Malaga è sufficente se si rinuncia ai musei e a passare qualche ora su una delle belle spiagge cittadine.
Noi siamo riusciti a fare la visita all'Alcazaba, a salire fino al Castello di Gibralfaro, a passeggiare lungo il Muelle Uno, nel entro storico e a fare un tour della Street Art nel quartiere SoHo.

Poter utilizzare il parcheggio di Deportes rende molto più facile la visita a chi arriva a Malaga. Qui sotto vi metto le informazioni su questa area che, sebbene non abbia più il CS, ha di fianco il grande parcheggio dello stadio in cui, leggo su blog spagnoli, la sosta temporanea diurna può essere ancora concesso.
Se così non fosse, intorno, ci sono alcune strade dove non c'è divieto ai mezzi ricreazionali. Trovate anche un'altra area segnalata che, però, non è stata testata da noi.

Terminata la visita di Malaga noi siamo tornati a pernottare a Torremolinos.

Giorno 8: Castello di Colomares, Tarifa e Valdevaqueros

L'ottavo giorno dell'itinerario in camper in Andalusia inizia con una visita ad un luogo molto particolare: Il Castello di Colomares a Benalmádena, località della Costa del Sol poco lontana da Malaga.

Se ancora non conoscete questo monumento spagnolo leggete:

>> Castello di Colomares: omaggio a Colombo in Andalusia <<

Vi consiglio la sua visita soprattutto se amate i luoghi pittoreschi e particolari.

Questo però non è l'unico sito di Benalmádena e, se avete tempo vi invito a fare un giro nel pueblo blanco, a visitare il Mariposario e la Stupa dell'Illuminazione.
Noi non l'abbiamo fatto e mi sono pentita.

La visita al Castello richiede da una a due ore.

La tappa successiva del viaggio è Tarifa, località che abbiamo inserito ad itinerario in corso perchè avevamo del tempo in più.

Cartoline da Tarifa

Questa è stata un'aggiunta azzeccata perchè, a differenza di quanto segnalato dalla nostra guida, Tarifa si è rivelata una bella città dove trascorrere e passeggiare per qualche ora ed aproffitare per vedere il punto d'incontro tra il Mar Mediterraneo e l'Oceano Atlantico.

Mentre vi avvicinate alla città vi consiglio di fermarvi al Mirador del Estrecho e godervi dall'alto la vista sulla costa.

Lasciata Tarifa proseguiamo lungo la Costa de La Luz e ci fermiamo in uno spiazzo protetto lungo la N-340 vicino alla Playa Valdevaqueros dove trascorriamo la notte.

Giorno 9: Bolonia tra storia e natura

Dopo una bella passeggiata mattuttina sulla larga e ventosa spiaggia di Valdevaqueros, ammirando la duna da lontano, partiamo verso la prossima tappa del itinerario in Andalusia: Bolonia.

Questa località della Costa de la Luz non è soltanto una meta balneare grazie alla sua incredibile spiaggia sabbiosa, ma è anche un antico insediamento di epoca romana come lo testimoniano le rovine di Baelo Claudia.

Ed è proprio qui il primo luogo in cui ci dirigiamo per visitare l'importante sito archeologico che, tra l'altro, ha accesso gratuito.

Il giro può richiedere da una a due ore, a seconda del vostro interesse.

Terminato questo scendiamo verso la spiaggia e prendiamo posto in un'area attrezzata visto che il Parking La Duna de Bolonia che ci avevano suggerito ha la sbarra a 2 metri.

Una volta sistemato il camper abbiamo trascorso il pomeriggio in spiaggia, cercando di sopravvivere senza farci seppellire dalla sabbia causa il vento fortissimo. Non a caso questo tratto è uno dei più amati dai surfisti.

Non lasciatevi sfuggire la salita alla Duna di Bolonia. Noi l'abbiamo scalata in modo da trovarci su al tramonto ed è qualcosa di spettacolare!!

Cartoline da Vejer de La Frontera

Giorno 10: Vejer de la Frontera e Conil

Il programma iniziale di questo itinerario in Andalusia prevedeva di trascorrere un'altra mezza giornata di relax in spiaggia, ma il vento è molto forte e freddo, quindi decidiamo di ripartire verso la prossima meta: Vejer de la Frontera.

Vejer de la Frontera è un incantevole pueblo blanco situato nell'entroterra nella provincia di Cadice, ma a due passi dall'oceano.

E' uno dei paesi bianchi più belli dell'Andalusia e io ho adorato passeggiaggiare tra i suoi vicoli ed esplorarlo lentamente, nonostante abbia trovato la piazza più bella smantellata per lavori e i monumenti chiusi (in bassa stagione purtroppo succede).

Non lasciatevi sfuggire l'opportunità di conoscere questo paese e, se volete seguire i nostri passi, cercate i miradores più belli e percorrete la via dei Mulini a Vento.

Visitare Vejer de la Frontera richiederà almeno mezza giornata.

Lasciata Vejer dopo pranzo ci spostiamo di nuovo lungo la costa alla ricerca di un luogo da visitare, visto che avendo saltato un giorno di visita a Malaga ci rimane del tempo libero.

Tenete conto che, se volete seguire il nostro itinerario in camper ma aggiungere un giorno a Malaga, dovrete saltare la visita di Tarifa e di Conil de La Frontera, la nuova meta che scegliamo per il pomeriggio.

Conil è un ex borgo dei pescatori ora località balneare molto vivace nel periodo estivo ancora poco conosciuta dai turisti italiani.

Ha grandi spiagge sabbiose ed un Casco Antiguo piccolo, ma carino, con vicoli bianchi, piazzette intime e angoli suggestivi.

E' un luogo piacevole, e in questa stagione tranquillo, dove trascorrere qualche ora godendosi il sole dell'Andalusia ed è anche una buona tappa dove fermarsi la notte prima di raggiungere Cadice.

Giorno 11: tour di Cadice

Sapevate che Cadice è la città più antica del mondo occidentale?

E' stata fondata dai Fenici circa 3000 anni fa e da sempre è stata croceva di popoli e di cultura.

Per questo, Cadice, è ancora una città vivace e accogliente cittadina, ricca di monumenti.
Il suo centro storico è posto su una penisola in cui svetta imponente la bella cupola della Cattedrale e dove tra il dedalo di vicoli medievali si trovano bar, ristorantini e negozietti.

Probilmente a prima vista vi apparirà con le tipiche caratteristiche caotiche di una città portuale, ma vi assicuro che Cadice è una città tutta da esplorare.

Noi abbiamo trascorso l'intera giornata girando in lungo e largo il centro storico finendo il nostro tour ammirando il tramondo sulla bellissima spaggia de La Caleta.

A questo punto decidiamo di spostarci per la notte, ma i luoghi che avevamo individuato non vanno bene, o sono tutti occupati, troppo in pendenza oppure perchè si trovano in una zona buia tra la lunga spiaggia e l'Avenida Vía Augusta Julia.

Ve ne metto qua un paio, ma ne trovate altri in Caramaps.

Noi decidiamo di spostarci a Puerto Real dove, nel Parque del Recinto Ferial in Paseo de María Auxiliadora, 9, è segnalata un'area camper con scarico. In realtà al buio non riusciamo a identificarla, ma dormiamo trnquillamente nel parcheggio del parco.

Al mattino troviamo anche i servizi camper la cui posizione, non proprio intuitiva, vi segnalo qua sotto.

Giorno 12: Jerez de la Frontera

Il dodicesimo giorno del nostro itinerario in camper in Andalusia è Jerez de La Frontera, conosciuta da tutti perchè importante centro di produzione dello Sherry, per l'allevamento di cavalli di razza che vede la presenza della Scuola Reale Andalusa di Arte Equestre e per il flamenco.

Con tutte queste premesse Jerez dovrebbe essere un centro andaluso molto interessante, ma, per me è stata la città che ho meno apprezzato del mio tour in Andalusia.

Capita, a volte, di non capire alcuni luoghi che si visitano e, tra me e Jerez de la Frontera la scintilla non è scoccata.

Noi le dedichiamo l'intera giornata, visitando anche l'Alcazar e la Cattedrale, ma non facciamo alcuna degustazione e, per altro molte bodegas sono chiuse.

Cartoline da Jerez de La Frontera

Diciamo che non ci ho trovato quest'atmosfera che pensavo, sarà per la bassa stagione o forse perchè la città si anima di più di sera.

Probabilmente ora non la includerei più in un itinerario, ma lascio a voi la scelta.

Lasciata Jerez de la Frontera in tardo pomeriggio, ci spostiamo verso la prossima tappa: Arcos del La Frontera dove sostiamo per la notte nell'ampio parcheggio ai piedi del borgo con molti altri equipaggi.

Giorno 13: Arcos de la Frontera, Zahara de la Sierra e Olvera

Il tredicesimo giorno del nostro tour in camper in Andalusia prevede la visita di tre pueblos blancos della provincia di Cadice.
Iniziamo con Arcos de La Frontera, pittoresca cittdina posta a 30 km da Cadice su un costone roccioso.

Il suo centro storico è un labirinto di vicoli con splendidi palazzi rinascimentali, rejas in ferro battuto, torri, case bianche e chiese.

Cartoline da Zahara de la Sierra

La vista di questa località ci ha richiesto tutta la mattinata al termina della quale ci spostiamo a Zahara de la Sierra, altro pueblo blanco tappa della Ruta de los Pueblos Blancos, uno degli itinerari più belli dell'Andalusia.

Zahara si trova ai piedi della Sierra del Jaral, vicino al Parco Naturale della Sierra de Grazalema e in posizione dominante sull’Embalse de Zahara, un lago artificiale formato dallo sbarramento del fiume Guadalet.

Il borgo, dall'atmosfera tranquilla, è caratterizzato da punti panoramici sulla valle, case bianche e viuzze tortuose su cui svetta, su uno sperone, il Castillo de Zahara, un'antica fortezza Nazarí che conserva ancora parte delle mura e la Torre del Homenaje. L'accesso all'antica città medievale è a pagamento.

La visita di Zahara de la Sierra può richiedere due ore se si decide di salire alle rovine del castello.

Noi decidiamo di andare oltre e di fare tappa a Algodonales per fare camper service prima di raggiungere la successiva tappa dell'itinerario in Andalusia: Olvera.

Situato tra uliveti nella Sierra di Líjar, Algodonales è uno dei pueblos blancos della provicia di Cadice.
Noi non lo abbiamo visitato, ma se vi rimane del tempo potete fare due passi tra le sue case bianche, le sue pittoresche fontane e le chiesette.

La nostra ultima tappa di questa giornata è Olvera, uno dei borghi più belli di questa zona tra la Sierra di Líjar e quella di Harinas.

Purtroppo arriviamo un pò tardi in questo pueblo blanco, i monumenti sono già chiusi perchè vige l'orario invernale e siamo consapevoli che non riusciremo a girarlo come vorremmo.

Già da lontano si vedono spiccare i due edifici simbolo della città: il castello di origini arabe e la Chiesa neoclassica dell'Encarnación.

Purtroppo la zona più bella, il Barrio de la Villa e Calle Calzada, erano coinvolti in lavori pubblici e poco accessibili.

Cartoline da Olvera

Giriamo fin dopo il tramonto e poi cerchiamo un posto dove pernottare.
Scartiamo l'idea dell'area attrezzata e proviamo nel parcheggio del Santuario de Nuestra Señora de los Remedios dove decidiamo di pernottare con vista su Olvera.

Giorno 14: Setenil de las Bodegas e Ronda

L'itinerario in camper in Andalusia sta volgendo al termine e oggi visitiamo uno dei pueblos blancos più caratteristici di Spagna : Setenil de Las Bodegas.

Ne avete già sentito parlare? Credo proprio di si!

Setenil si trova a nord del Parco de Los Alcornocales ed è conosciuto perchè si sviluppa tra cavità e cornici rocciose. Le sue abitazioni sono costruite direttamente sotto enormi massi di roccia, che fungono da tetto naturale.

Cercate di arrivare presto, prima dei bus turistici, e prendetevi tutto il tempo per esplorare questo pueblo così singolare.

Noi ci abbiamo dedicato tutto il mattino.

>> Cosa vedere a Setenil de las Bodegas: incantevole pueblo blanco <<

Terminata la visita a Setenil de la Bodega ci dirigiamo verso Ronda, l'ultima tappa del nostro itinerario in camper in Andalusia.

Cartoline da Ronda

Visto che abbiamo necessità di fare camper service e sistemarci per il viaggio di ritorno, decidiamo per Ronda di sostare in un'area attrezzata e scegliamo l'Área de Autocaravanas Ciudad de Ronda.

Sistemato il camper partiamo alla scoperta di Ronda cercando di vedere in mezza giornata il più possibile di questa città della provincia di Malaga arroccata sulla profonda gola di El Tajo.

Terminiamo il tour godendoci il tramondo dal Mirador del l'Alameda.
Uno spettacolo unico!

Giorno 15: La Hoya Del Tajo ed il ritorno

Questo è l'ultimo giorno del nostro viaggio in Andalusia.

Ronda è una città interessante che merita senza dubbio una visita più approfondita,ma purtroppo, non ne abbiamo.

Io vi consiglio di trascorrerci almeno una giornata intera per avere l'occasione di visitare La Casa del Rey Moro e i Baños Árabes Yacimiento Arqueológico che noi, causa orario invernale, abbiamo trovato in chiusura.

Salutiamo la città con un'idea che si sembra grandiosa, andare a vedere il Puente Nuevo su Tajo dal Mirador La Hoya Del Tajo.

La vista è incredibile ma vi sconsiglio caldamente di scendere la strada verso il punto panoramico se avete un camper come il nostro, perchè c'è un tratto molto in pendenza con un fondo estremamente liscio su cui abbiamo fatto molta fatica a risalire.

Assolutamente da evitare!!

Meglio accostare in Ctra. de los Molinos dove c'è ancora asfalto e non sampietrini.

Se avete tempo io vi consiglio di percorrere il Sentiero dei Mulini del Tajo, un percorso ad anello di circa 10 chilometri cha passa tra foreste di pini, alberi da frutta e rovine dei mulini del Tajo.

Tornati su tracciato più sicuro, inizia il nostro viaggio di ritorno verso casa lungo la A-92 e da Granada, seguendo l'itinerario dell'andata fermandoci per la notte di nuovo nell'area di Els Monjos.

Conclusioni finali

Questo è stato il viaggio più lungo che abbiamo fatto in Spagna.

Per molto tempo abbiamo accantonato la penisola iberica, sia per la grande distanza, ma anche per il caldo che pensavamo eccessivo e perchè pensavamo non fosse sicuro sostare "in libera" come siamo normalmente abituati.

Ci sono state giornate molto calde, ma sempre ventilate e, per noi che viviamo nel nord Italia, prolungare un pò l'estate è stato molto piacevole.

Per quanto riguarda i pernottamenti al di fuori di aree abbiamo sempre seguito le segnalazioni di altri camperisti e quasi sempre ci siamo fermati con altri equipaggi.

Fatti spiacevoli possono succedere ovunque, purtroppo, e noi abbiamo subito un'effrazione a Lucca, città che potrebbe sembrare sicura.

L'itinerario così come l'avevamo prgrammato a casa ha avuto solo piccoli ritocchi "on the road". Il più sostanziale è stato scegliere di destinare un solo giorno a Malaga, cosa che ci ha portato ad aggiungere altre due mete: Tarifa e Conil.

Purtroppo logisticamente era impossibile far slittare il tutto in modo da avere più tempo per Ronda, avrebbe significato spezzare la visita di Cadice in due mezze giornate.

Sicuramente torneremo e ci organizzeremo per avere più tempo a disposizione in modo da visitare Siviglia e Cordova e alcuni dei tanti paesi dell'interno che veramente adorabili.

Se ti è piaciuto il nostro itinerario in camper in Andalusia e ne hai preso spunto lasciami il tuo parere nei commenti sotto, così potrò tenerne conto nel prossimo viaggio